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Hieronymus Bosch
1453 c.a - 1516
Presentazione

Due importanti mostre celebreranno nel 2016 l’arte e il genio di Hieronymus Bosch (1453 – 1516), pittore fiammingo che con le sue opere ha rimesso “in causa i fondamenti stessi dell’arte di dipingere” praticata in occidente[1]. La prima mostra si terrà dal 13 febbraio all’8 maggio 2016 al Noordbrabants Museum di ‘s-Hertogenbosch, paese natale dell’artista. Intitolata Hieronymus Bosch – Visioni di un genio, questa esposizione, organizzata per i cinquecento anni dalla morte del pittore, sarà la più grande retrospettiva mai dedicata al maestro del medioevo olandese. Esposte nelle sale del museo saranno, infatti, molte delle opere più importanti del pittore fiammingo, provenienti dai più noti musei del mondo: dal Trittico del carro di fieno (Museo del Prado, Madrid) al San Giovanni a Patmos (Staatliche Museen di Berlino), dalla Nave dei folli (Musée du Louvre, Parigi) al Trittico degli Eremiti (Gallerie dell’Accademia, Venezia), recentemente restaurato, con le altre due significative opere conservate a Venezia, il Trittico della martire crocefissa (sempre alle Gallerie dell’Accademia) e le Quattro visioni dell’Aldilà (Palazzo Grimani). L’altra mostra, intitolata El Bosco. La exposición del centenario, sarà invece allestita al Museo del Prado di Madrid, che possiede alcune delle opere più famose di Bosch, dal 31 maggio all’11 settembre 2016.

In onore di questa importante ricorrenza, e delle due mostre sopra ricordate, elenchiamo di seguito una serie di libri dedicati all’opera di Bosch presenti nella biblioteca della Fondazione Campostrini. I lettori interessati al lavoro di questo artista potranno consultare in biblioteca il grande catalogo delle opere, ricco di splendide riproduzioni e dettagli, curato da Stefan Fischer, uno dei principali studiosi dell’artista fiammingo, oppure scegliere tra i diversi saggi dedicati all’interpretazione delle opere del pittore di ‘s-Hertogenbosch. Tra i saggi a disposizione ci sono le classiche interpretazioni di Fraenger e le analisi del Giardino delle delizie dello storico dell’arte Stefano Zuffi. Le ultime due sezioni sono dedicate rispettivamente agli Approfondimenti, dove abbiamo raccolto materiale presente sul Web, e alle mostre di ‘s-Hertogenbosch e di Madrid (cliccando sulle immagini si può accedere direttamente ai siti delle due esposizioni).

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[1] “Hieronymus Bosch è il visionario integrale. La sua opera è uscita dall’oblio solo da mezzo secolo, e già essa rimette in causa i fondamenti stessi dell’arte di dipingere”, A. Breton, L’arte magica, Adelphi, Milano, 1991, p. 169.

Biografia 

Hieronymus Bosch (nome d’arte di Jeroen Anthoniszoon van Aken) nasce tra il 1450 e il 1455, forse il 2 ottobre 1453, a ’s-Hertogenbosch, una città nel sud degli odierni Paesi Bassi, vicino a Tilburg e allora possedimento dei duchi di Borgogna. La sua famiglia era, molto probabilmente, originaria di Aquisgrana (come farebbe pensare il cognome “van Aken”), ma trasferita nei Paesi Bassi dal 1426. Il nonno Jan e quattro dei suoi cinque figli, fra cui il padre dell'artista, Anton van Aken, erano pittori, così come lo erano i due fratelli di Bosch. Nel febbraio del 1462 il padre acquista una casa sul versante orientale della Piazza del Mercato dove verrà fissata la bottega di famiglia. A quest'epoca pare che Anton van Aken fosse il pittore di maggior prestigio in città e capo dell'impresa familiare che lavora per il patriziato locale e per la chiesa di San Giovanni, che diverrà cattedrale nel 1559. Nella bottega di famiglia si praticava, oltre alla pittura, l'applicazione della policromia sulle sculture lignee, la doratura e la produzione di arredi sacri. Le fonti d'archivio sono piuttosto scarse sulla biografia dell'artista e sulla sua famiglia, ma si sa che nel 1474 il nome di “Jeronimus detto Joen” è menzionato con quello di altri familiari in due atti notarili relativi a questioni finanziarie, tra cui un prestito di 25 fiorini . Ancora nel 1480-1481 il nome di “Jeroen” è nominato per la prima volta come libero maestro in un documento della confraternita di Nostra Signora, riguardo l’acquisto di due scomparti di un trittico dipinto in origine dal padre nel 1463 e che in seguito alla distruzione della pala centrale non avevano più trovato collocazione liturgica e potevano pertanto essere riusati. Il 15 giugno 1481 Bosch è menzionato come sposato con Aleid van de Meervenne, nata intorno al 1447 da Postuluna van Arkel e Goyaert van der Meervenne, di estrazione borghese relativamente agiata. Con il matrimonio Bosch eleva il proprio rango sociale e, benché l'unione rimase senza progenitura, la moglie portò in dote alcuni terreni situati non lontano da 's-Hertogenbosch e consentí alla coppia di trasferirsi nella casa di lei. Mentre il fratello maggiore Goessen dirige l'impresa familiare, Hieronymus poteva disporre di un proprio studio privato in casa, essendo peraltro liberato da preoccupazioni finanziarie immediate. Infatti, pur non appartenendo alla ristretta cerchia dei notabili, beneficiava ormai della prosperità dei maggiorenti. Nel 1497, Hieronymus subentra al fratello scomparso alla guida dell'impresa familiare. Fino al 1500 sembra che la clientela del pittore rimanga essenzialmente locale, ma progressivamente si allarga grazie alle conoscenze altolocate che può sviluppare in virtù del suo nuovo rango e della sua appartenenza alla confraternita di Nostra Signora, diffusa anche negli ambienti cosmopoliti di Bruxelles a contatto con la gerarchia amministrativa degli Asburgo. L’artista morì a ’s-Hertogenbosch il 9 agosto 1516.


Stefan Fischer
Hieronymus Bosch. L'opera completa

Taschen, 2014

Hieronymus Bosch. L'opera completa

Nel pieno del realismo artistico che caratterizzava il periodo tardo gotico e gli inizi del Rinascimento, il pittore olandese Hieronymus Bosch (c. 1450-1516) rappresentava qualcosa di più di un'anomalia. I suoi dipinti sono popolati di scene grottesche dove creature fantastiche soccombono a ogni sorta di fantasie, angosce e desideri umani. Una delle sue grandi invenzioni fu quella di riprendere le rappresentazioni sceniche e figurative note come grottesche, che fanno uso del mostruoso e del grottesco per illustrare il male e il peccato, e trasferirle dalle note a margine dei manoscritti miniati a dipinti su pannelli di grande formato. Accanto alle tradizionali creature ibride, incroci tra uomini e animali, come i centauri, e a quelle mitologiche come unicorni, diavoli, draghi e grifoni, incontriamo innumerevoli creature liberamente inventate dalla fantasia dell'artista. Molte scene secondarie illustrano proverbi e modi di dire comunemente utilizzati ai tempi di Bosch, il quale fu un grande innovatore nella loro trasposizione pittorica. Bosch il cui vero nome era Jheronimus van Aken - fu ampiamente copiato e imitato. In questo volume esaustivo, pubblicato in occasione dell'imminente 500° anniversario della morte dell'artista e che racchiude la sua opera completa in grandi, splendide riproduzioni ricche di dettagli, lo storico dell'arte e rinomato esperto di Bosch, Stefan Fischer, esamina ciò che nell'artista e nei suoi dipinti si è dimostrato così immensamente influente.

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Stefan Fischer
Hieronymus Bosch. L'opera completa

Taschen, 2016

Hieronymus Bosch. L'opera completa

Un mostro dalle sembianze di uccello che divora i peccatori, corpi nudi contorti in posizioni tantriche, un paio di orecchie che brandisce una lama affilata: attraverso dettagli inquietanti e bizzarre composizioni pittoriche, il visionario fiammingo Hieronymus Bosch (ca. 1450-1516) ha esercitato nei secoli un'attrazione costante. A cinquecento anni dalla morte, infatti, i suoi straordinari dipinti continuano ad affascinare studiosi, artisti, designer e musicisti. Questa monografia presenta l'opera completa di Bosch, celebrando la sua incredibile varietà compositiva e i dettagli più stravaganti e complessi attraverso riproduzioni a tutta pagina, numerosi particolari e una pagina apribile con il Giudizio universale. Guidati da Stefan Fischer, storico dell'arte ed esperto di Bosch, scopriamo gli innumerevoli elementi suggestivi che popolano ciascuna scena, da creature ibride uomo-bestia ad aggressioni pittoriche al corpo fino alla rappresentazione visiva di proverbi e modi di dire. Particolare attenzione è riservata al dipinto più famoso dell'artista, l'ammaliante e terrificante trittico del Giardino delle delizie.

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Enrico Malizia
Hieronymus Bosch. Insigne pittore nel crepuscolo del Medio Evo

Youcanprint, 2015
 

Hieronymus Bosch.

Insigne pittore nel crepuscolo del Medio Evo

Della vita del grande pittore fiammingo Hieronymus Bosch, nato ad Hertogenbosh probabilmente il 2 ottobre 1450 ed ivi scomparso il 9 agosto 1516, si dispone di poche notizie documentate. Enrico Malizia interpreta e illustra gli aspetti più importanti dei dipinti e disegni del pittore - presenti in grandi musei di tutto il mondo - ammirati con profonda emozione dall'autore, e riprodotti in questo volume. Una esperienza che gli consente di spiegare i simboli criptici, spesso alchemici, magici o stregonici, che caratterizzano l'opera di Bosch, il più misterioso ed esoterico dei grandi pittori di tutti i tempi. Inoltre gli permettono di illustrare la complessa fi gura del pittore e il mistero della sua vita. Non va certo tralasciato che l'autore, esperto tossicologo, sulla base di documenti sperimentali e processuali, abbia ritenuto che molti aspetti fantastici, allucinanti e onirici di opere del pittore siano stati influenzati dall'assunzione di droghe all'epoca usate e chiamate "droghe delle streghe". Lo scisma della chiesa cattolica seguito da terribili guerre di religione affiancate da quelle di potere; l'inquisizione le torture i roghi e le proscrizioni. Eventi storici così rilevanti da permettere all'autore di tracciare e commentare il quadro religioso e politico.

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Wilhelm Fraenger
Hieronymus Bosch: il regno millenario

Abscondita, 2010

Hieronymus Bosch: il regno millenario

L'opera di Hieronymus Bosch (1450-1516) ha affascinato molti dei più inquieti interpreti della coscienza moderna, da Goethe e Novalis, da Fuessli a Goya, da Blake ai surrealisti. E nessun pittore è più misterioso, più affascinante, più impenetrabile di Bosch: della sua vita non si conosce pressoché nulla, e la sua opera ha dato luogo a un'infinità di interpretazioni che hanno cercato di svelarne l'enigma. Wilhelm Fraenger (1890-1964), in questo libro di straordinario vigore esegetico, coglie nell'arte di «questo Virgilio della pittura olandese» una proiezione del messaggio religioso e rituale della comunità adamita dei «Fratelli del Libero Spirito», la più importante setta eretica del Medioevo, ai cui misteri sarebbe stato iniziato, ricevendone la commissione del Regno Millenario. Quelle che sono sempre parse immagini oniriche partorite da una fantasia spinta ai limiti del delirio, sarebbero dunque l'illustrazione simbolica e cifrata di una delle più alte espressioni della religiosità medioevale, fondata su una triplice istanza: teologica, filosofica e pedagogica.

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Wilhelm Fraenger
Hieronymus Bosch: le nozze di Cana

Abscondita, 2007

Hieronymus Bosch: le nozze di Cana

Lo studio di Wilhelm Fraenger (1890-1964) sul capolavoro di Hieronymus Bosch, forse la più enigmatica fra le sue opere, "Le nozze di Cana". Fraenger in questo saggio offre un esempio di rigore esegetico e di sapienza pedagogica. Introducendo progressivamente alla lettura dei contenuti biografici, gnostici e storici di un capolavoro dell'arte, e sempre abbracciando nella sua analisi l'intera opera di Bosch, guida alla riscoperta e alla comprensione di questo affascinante pittore.

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Wilhelm Fraenger
Hieronymus Bosch: le tentazioni di Sant'Antonio

Abscondita, 2007

Hieronymus Bosch: le tentazioni di Sant'Antonio

È proprio dei grandi spiriti sollecitare indagini e interpretazioni talvolta antitetiche tra loro, soprattutto quando, come nel caso di Hieronymus Bosch, la loro opera è enigmatica e la loro vicenda umana rimane avvolta in un alone di leggenda impenetrabile. Wilhelm Fraenger, che ha dedicato la propria vita di studioso all'opera di Bosch, approfondisce qui le tesi già esposte nel Regno millenario (pubblicato in questa stessa collana) secondo cui l'arte del "Virgilio della pittura olandese" sarebbe una proiezione del messaggio religioso e rituale della comunità adamitica dei "fratelli del Libero Spirito", ai cui misteri il pittore sarebbe stato iniziato. Secondo questa tesi, enigmatica e affascinante, Bosch non è dunque soltanto uno straordinario inventore di immagini: la sua è una visione del mondo che in ogni particolare obbedisce a un disegno allegorico di vaste dimensioni, in cui fonti teologiche, tradizione ermetica e metamorfosi alchemiche sono evocate con immagini di eccezionale pregnanza figurativa.

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Stefano Zuffi
Bosch. Il Trittico delle Delizie


24 ore Cultura, 2012

Bosch. Il Trittico delle Delizie

Devoto membro di una confraternita religiosa, marito fedele, cittadino esemplare di un tranquillo centro agricolo dei Paesi Bassi: ciò che conosciamo della vita di Jeronymus Bosch non lascia in alcun modo presagire l'esplosione di fantasia, il mondo stravagante, le demoniache bizzarrie della sua opera. La destinazione e la funzione delle sue opere più importanti restano tuttora un mistero irrisolto. A cosa servivano i trittici popolati da una brulicante marea di figure celestiali o (soprattutto) diaboliche? Chi poteva immergersi in un universo di simboli, di rimandi, di allusioni? Il Giardino delle Delizie, capolavoro assoluto del pittore, è senza dubbio una delle più affascinanti opere dell'arte europea, ancora legata all'immaginario gotico ma insieme già affacciata sulle straordinarie novità del XVI secolo in un Europa alle soglie della Riforma.

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Massimo Centini
Il linguaggio esoterico di Hieronymus Bosch


Tipheret, 2014
 

Il linguaggio esoterico di Hieronymus Bosch.

Il trittico delle delizie tra iconologia e mistero

Il testo analizza una delle opere più problematiche di Bosch, il Trittico delle delizie. Si tratta di un viaggio nel simbolo che comunque è anche occasione per scandagliare la biografia di un artista che, per certi aspetti, può essere considerato un surrealista ante litteram e sul quale sono state dette tante cose, spesso senza una diretta relazione con la realtà. Storia, arte, esoterismo, religione, mito e illusione si intersecano indissolubilmente, creando un universo affascinante che è di indubbio interesse per gli studiosi e gli appassionati d'arte, ma che si rivela un'inesauribile fonte di stimoli per chi si occupa dei simboli e del loro magmatico universo.


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Approfondimenti  
Musica ispirata al "Trittico delle delizie" di Hieronymus Bosch
Stefano Corradi


Video tratto dal canale Youtube del musicista Stefano Corradi
Meditazione sul trittico "Il giardino delle delizie" - H Bosch
Francesco Lisena


Video tratto dal canale Youtube del musicista Francesco Lisena
Hieronymus Bosch spiegato da Philippe Daverio


Video tratto dal canale Youtube di Arte&pittura

I misteri di Hieronymus Bosch
Nicholas Baum

Video tratto dal canal Youtube di Umberto Cantone
 

Le immagini

Trittico delle delizie (ca. 1503)
Museo Nacionale del Prado, Madrid
220 x 195 cm

Le tentazioni di Sant'Antonio  (ca. 1502)
Museu Nacional de Arte Antiga, Lisbona
131,5 x 119 cm
Il carro del fieno  (ca. 1510 - 1015)
Museo Nacional del Prado, Madrid
133 x 100 cm
Nozze di Cana  (ca. 1516)
Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam
93 x 72 cm
Il Giudizio universale  (ca. 1506)
Akademie der bildenden Künste Wien, Gemäldegalerie, Vienna
163 x 127,5 cm
Il Viandante
Museum Boijmans van Beuningen, Rotterdam
71 x 70,6 cm
Mostre
Jheronimus Bosch – Visions of genius  
13 febbraio - 8 maggio 2016
Noordbrabants Museum


 

 

 
 
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Ogni violazione sarà perseguita a norme di legge.

Realizzato e pubblicato dalla Fondazione Centro Studi Campostrini, aprile 2016.