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Vien la neve giù ...
Racconti di Natale
"Vien la nave giù, la slitta è pronta già..."!

Siamo ormai entrati nel pieno del clima natalizio!

Per chi non vuole lasciarsi scappare l’occasione di leggere un buon libro in tema con le festività, troverà di seguito un breve percorso tra i libri che hanno come argomento o sfondo il Natale.
Dai classici, primo fra tutti Dickens, ai gialli con protagonista Maigret, tutti i libri segnalati sono disponibili presso la biblioteca della Fondazione Centro Studi Campostrini.

Buona lettura e buon Natale a tutti i nostri lettori!
Selma Lagerlöf
La leggenda della rosa di Natale 

Iperborea, 2014

La leggenda della rosa di Natale

Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere d'argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Ma come nei suoi grandi romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l'umiltà dalla musica di un ruscello. Dietro un'apparente semplicità emerge una sottile indagine dell'animo umano: non c'è mai un "vissero felici e contenti" nelle sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l'accettazione di un limite, il superamento di una paura, una ritrovata fiducia nella fantasia. E quasi sempre il "miracolo" avviene attraverso un racconto nel racconto, quell'inesauribile potere dell'immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno scrigno nascosto nel tesoro dell'imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini superi ogni ricchezza. 

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Selma Lagerlöf
La notte di Natale 

Iperborea, 2015

La notte di Natale

Le leggende di Gesù

Qualsiasi storia tocchi Selma Lagerlöf diventa un racconto che ci riguarda, che siano fiabe, miti o, come in questo caso, i vangeli apocrifi e le leggende raccolte nei suoi viaggi in Italia e in Oriente. Storie in cui rivivono l’impero di Augusto, la Giudea di Erode e Pilato, il deserto della regina di Saba e Salomone, ma anche le crociate di Gerusalemme e le origini della Firenze di Dante. Storie alternative, ispirate dai testi esclusi dalla Bibbia o fioriti nei secoli intorno alla figura di Gesù, che la Lagerlöf rivisita liberamente in novelle poco ortodosse e molto moderne, attraverso la sua capacità di comprendere i sottili meccanismi dell’animo umano, come a dire che non esistono limiti al narrare, che non c’è un’unica e vera versione, ma una ricchezza di racconti possibili per continuare a immaginare, a interrogarsi, a provocare. La vecchia Sibilla che dal Campidoglio vede nascere in Palestina il bambino che rinnoverà il mondo, i magi come tre poveri emarginati che seguono la stella cometa sognando oro e potere e scoprendo com’è umile la felicità, il sanguinario Tiberio colpito dalla lebbra a Capri e il lungo viaggio fino al nazareno che può miracolarlo, la passione con cui Raniero de’ Pazzi tiene vivo il sacro fuoco che ispirerà i grandi fiorentini, e le proteste di san Pietro in paradiso per l’eterna sofferenza del mondo. Se Gesù è il punto di partenza, i veri protagonisti sono gli uomini che in ogni novella, in qualche modo inaspettato, vivono un’epifania, una trasformazione, passando dalle ragioni di una Storia violenta alla riscoperta dell’amore e della solidarietà, un paradiso di valori per cui vale la pena di volgere gli occhi dal cielo alla terra. 

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Selma Lagerlöf
Il libro di Natale 

Iperborea, 2013

Il libro di Natale

Il Natale con le sue leggende, il buio dell’inverno svedese, il calore delle storie accanto al fuoco, la nostalgia di antichi ricordi, l’immensità della natura, ma anche la piccola dose di crudeltà tipica della tradizione delle fiabe popolari sono le atmosfere che si respirano negli otto magistrali racconti della narratrice svedese Selma Lagerlöf, Premio Nobel 1909, “la più grande scrittrice dell’Ottocento”, secondo Marguerite Yourcenar. L’incipit da c’era una volta risveglia l’incanto delle storie dell’infanzia, ma basta un incontro inatteso, un gesto, una parola perché ci sia un piccolo scatto, una deviazione: dal mondo delle fiabe si passa a quello degli uomini, resi più umani da quel lampo d’illuminazione. Un regalo sbagliato che apre le porte a una nuova conoscenza, un’intuizione metafisica evocata da una modesta trappola per topi, un segno divino custodito nel foro di un proiettile in un teschio: c’è sempre una fede che fa da leva all’immaginazione, e questa, spesso, a una redenzione. Il tono è solo apparentemente ingenuo, è un trucco del mestiere di un’artista che sa trasformare il folklore delle tradizioni nordiche in storie senza tempo di grande e semplice profondità. Perché è la complessità che si nasconde dietro la normalità a interessarle, la ricca varietà della vita, e la buona novella che c’è sempre un destino diverso che aspetta chi lo vuole cercare. Anche in un libro regalato a Natale.  

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Tiziano Daniotti
Jól : Le origini nordiche del Natale
Herrenhaus, 2000
 

Jòl. Le origini nordiche del Natale

Seguendo le prime attestazioni della parola che ancora oggi dà il nome al Nata le nei Paesi del Nord, questo libro tesse una trama in cui le ricerche sull’etimologia s’intrecciano con i miti e le tradizioni folkloristiche e cerca di ricostruire in che modo, nella Scandinavia precristiana, si celebrava la festa d’inverno chiamata Jól.
Sulle sue tracce, il lettore attraverserà così l’Europa, passando dai ghiacci d’Islanda alla corte di Costantinopoli, dai fiordi norvegesi alle lande a est del Baltico, dove il mondo germanico e quello uralo-altaico sono entrati in contatto fin dai tempi remoti. 
Effettuare una ricerca sulla Scandinavia antica e medievale significa spesso doversi confrontare con fonti frammentarie ed esclusive e con interpretazioni forzate e distorte: da Tacito, Beda e Snorri, fino al goticismo, al pangermanesimo e alle scuole più recenti, molti hanno teso, in un modo o nell’altro, a semplificare, idealizzare, negare l’attendibilità di alcune fonti o a esagerare l’importanza di altre. L’alone di mito e fiaba che circonda queste terre sin dall’antichità, già presente nelle “belle storie” di Erodono, assume spesso così le caratteristiche di una fitta nebbia. Di conseguenza il disegno di una delle principali festività del calendario germanico viene qui tracciato non solo attraverso i resoconti della letteratura scaldica, delle saghe e della mitologia, ma anche con l’ausilio della letteratura critica, delle ricostruzioni del quadro storico e delle testimonianze ancora vive nelle credenze popolari.

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Fabiano Massimi (a cura di)
Racconti di Natale 

Einaudi, 2005

Racconti di Natale

Chi l'ha detto che il Natale deve essere noioso, edificante, sdolcinato? Oltre al classico "bianco Natal" ne esistono di gialli, di neri, di rosa, di blu: Natali esilaranti e Natali scioccanti, Natali che danno i brividi e Natali che mettono pace, Natali cinici, poetici, svagati, smagati. Natali inaspettati. In questo volume tutti questi Natali vengono riuniti in una raccolta di racconti, in cui i più bei nomi della letteratura di ogni tempo - da Stevenson ad Austee, da Calvino a Buzzati, dalla Alcott a Conan Doyle - fanno a gara per stupire, commuovere, divertire, emozionare, in un coro di voci uniche e ormai classiche che regalano il ritratto più completo del giorno più speciale dell'anno.

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Storie di Natale 

Sellerio, 2015

Storie di Natale

Una grande conchiglia sonante è il simbolo del Natale di Tridicino, pescatore di Vigàta, nella storia di Andrea Camilleri, decisamente miticomediterranea, in contrasto con lo spirito fiabesco e invernale. Anche i racconti che seguono parlano di Natali straordinari, e fuori dai migliori (o dai peggiori e più comuni) sentimenti, immaginati da alcuni tra i più originali scrittori del momento.
Quello di Giosuè Calaciura è forse un racconto morale sulla diversità e la sua conciliante poesia. Antonio Manzini, intreccia una Vigilia beffarda ai danni di un poveraccio vittima dell’ingiustizia, di classe, dell’amore. L’eroe natalizio di Fabio Stassi è un detenuto in trasferimento verso un’isola. In un laboratorio misterioso nel mare greco si svolge l’avventura onirico virtuale inventata da Francesco Cataluccio.
Il pranzo di Natale nell’autogrill isolato nella neve è comico assurdo e cinicamente ironico, specchio autentico dell’umanità come è per Francesco Recami. Alicia Giménez-Bartlett rappresenta un Natale borderline, claustrofobico, come può essere quello con la sola compagnia casuale di una fanatica religiosa.
Così Storie di Natale forma un campionario molto vario delle versioni possibili del classico racconto: un Natale che persiste perché non può che resistere nel desiderio di ognuno, ma si sfilaccia, si deforma, si modella sulle vite d’oggi.

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Charles Dickens
Canti di Natale

Einaudi, 2007

Canti di Natale

Canto di Natale. Le campane. Il grillo del focolare. La battaglia della vita. Il patto col fantasma

Nessun autore è famoso come Charles Dickens, nessun racconto è conosciuto come il Canto di Natale. Ma la storia del vecchio, avido Scrooge trasformato dalla visita di tre Spiriti in un uomo del tutto nuovo non fu che il primo di una serie di racconti che il grande scrittore dedicò al periodo più lieto dell'anno, con un successo clamoroso e mai interrotto.

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Joseph Conrad
Natale sul mare 

Elliot, 2015

Natale sul mare

Il racconto autobiografico "Natale sul mare", scritto nel 1923, raccoglie vari episodi vissuti durante le festività trascorse in nave anziché in famiglia, tra i saluti distaccati degli ufficiali il mattino del giorno di festa, l'eccezionale scambio di doni tra imbarcazioni che si affiancano, i barili pieni di giornali e fichi secchi, e infine la gioia nel non dover pensare all'acquisto dei regali, pratica troppo convenzionale per un lupo di mare. Oltre a "Natale sul mare", questo volume raccoglie alcuni degli articoli e appunti di Joseph Conrad scritti negli ultimi anni. In essi si rintraccia quella malinconia che accompagnò le fasi finali della vita dello scrittore, messo di fronte ai grandi cambiamenti in atto nell'arte della navigazione e all'inevitabile declino di un mondo a lui caro.

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Fjodor Michajlovic Dostoévskij
Le feste di Natale

Interlinea, 2007

Le feste di Natale

In questo libro la grande arte di Dostoevskij di raccontare la psicologia umana propone il racconto, quasi un diario, delle festività natalizie vissute in un carcere russo: "E finalmente chissà quanti ricordi dovevano muoversi nell'animo di quei detenuti all'avvicinarsi di un tal giorno!", perché "i giorni delle grandi feste raramente si cancellano dalla memoria della gente del popolo". Attese e disillusioni, sentimenti e tensioni si fondono in queste pagine in cui si specchiano luci e ombre di ogni uomo.

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Grazia Deledda
Racconti di Natale

Ecra, 2015


Racconti di Natale

Dieci straordinarie novelle di Grazia Deledda unite dal riferimento, più o meno marcato, al Natale. Pubblicate in sei diversi volumi usciti tra il 1905 e il 1930, contengono tutto il mondo umano e poetico (il bene, il male, il sentimento religioso, il peccato, il senso di colpa, il paesaggio mitizzato) della grande scrittrice sarda, seconda donna - dopo la svedese Selma Lagerlöf - a vincere nel 1926 il premio Nobel per la letteratura. In questi racconti è possibile scorgere quel lirismo e quella tensione etica che caratterizzano i romanzi più famosi e che indussero un importante critico come Attilio Momigliano a definire la Deledda "un grande poeta del travaglio morale".

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Arthhur Conan Doyle
Un Natale esplosivo

Nuova Editrice Berti , 2015
 


Un Natale esplosivo

Il dottor Otto von Spee è uno stimato esperto di esplosivi. La Vigilia di Natale si ritrova suo malgrado vittima di un intrigo e dovrà far ricorso a tutta la sua astuzia per affrontare la notte più movimentata della sua vita. Come lui, anche il giovane dottor Crabbe dovrà ingegnarsi parecchio, sebbene nel suo caso sia solo per attirare i pazienti nel nuovo studio di Brisport... Usciti per la prima volta sul numero natalizio del The Boy's Own Paper, due divertenti racconti dal papà di Sherlock Holmes.

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Georges Simenon
Un Natale di Maigret


Adelphi , 2015

Un Natale di Maigret

E altri racconti


Beatrix Potter
Il sarto di Gloucester

Interlinea , 2015
 

Il sarto di Gloucester

Fiaba di Natale con le illustrazioni originali dell'autrice

Torna con i disegni originali il racconto più celebre di un'autrice entrata nel mito. Il sarto di Gloucester, popolato dai topini tanto amati da Beatrix Potter e dai suoi lettori di ogni età, è una fiaba natalizia ispirata a una storia vera e pubblicata per la prima volta in forma privata nel 1903. «Al tempo delle spade, delle parrucche e delle lunghe giacche con i risvolti ricamati, quando i gentiluomini indossavano polsini increspati e panciotti di seta di Padova e taffeta con passamanerie dorate, a Gloucester viveva un sarto. Da mattina a sera sedeva a gambe incrociate su un tavolo alla luce di una finestra di una botteguccia in Westgate Street...»

Gunnar Gunnarsson
Il pastore d'Islanda

Iperborea , 2016


Il pastore d'Islanda

Il Natale può essere festeggiato in tanti modi, ma Benedikt ne ha uno tutto suo: ogni anno la prima domenica d’Avvento si mette in cammino per portare in salvo le pecore smarrite tra i monti, sfuggite ai raduni autunnali delle greggi. Nessuno osa sfidare il buio e il gelo dell’inverno islandese per accompagnarlo nella rischiosa missione, o meglio nessun uomo, perché Benedikt può sempre contare sull’aiuto dei suoi due amici più fedeli: il cane Leó e il montone Roccia. Comincia così il viaggio dell’inseparabile terzetto, la «santa trinità», come li chiamano in paese, attraverso l’immenso deserto bianco, contro la furia della tormenta che morde le membra e inghiotte i contorni del mondo, cancellando ogni certezza e ogni confine tra la terra e il cielo. È qui che Benedikt si sente al suo posto, tra i monti dove col tempo ha sepolto i suoi sogni insieme alla paura della morte e della vita, nella solitudine che è in realtà «la condizione stessa dell’esistenza», con il compito cui non può sottrarsi e che porta avanti fiducioso, costi quel costi, in un continuo confronto con gli elementi e con se stesso, per riconquistare un senso alla dimensione umana. Nella sua semplicità evocativa, Il ”pastore d’Islanda“ è il racconto di un’avventura che diventa parabola universale, un gioiello poetico che si interroga sui valori essenziali dell’uomo, un inno alla comunione tra tutti gli esseri viventi. Esce per la prima volta in Italia un classico della letteratura nordica che ha fatto il giro del mondo e sembra aver ispirato Hemingway per Il vecchio e il mare, considerato in Islanda il vero canto di Natale.

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Realizzato e pubblicato dalla Fondazione Centro Studi Campostrini, dicembre 2016.