Le Avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Collodi è un romanzo di formazione per ragazzi entrato a pieno titolo fra le grandi opere della letteratura italiana. L’opera è diventata un grande classico per tutti, un libro fruibile da un duplice pubblico di adulti e bambini che si presta a molteplici letture per rispondere alle più svariate esigenze di conoscenza. Il romanzo rimane una fiaba (data dall’incipit “c’era una volta”), ma rivisitata e aggiornata nei suoi temi, nei suoi personaggi, nel suo intreccio, e ibridata con i più svariati generi letterari, dal romanzo picaresco al racconto fantastico. A partire dal secolo scorso la critica lo ha sottoposto a numerose e diverse interpretazioni: letteraria, pedagogica, psicologica, teologica, antropologico-mitica, filosofica, e persino esoterico-iniziatica ed ermetico-alchemica, rivelando così l’inesauribile ricchezza e straordinaria complessità di quest’opera “nata per caso”. Scrive Asor Rosa: “Il destino di un libro come Le avventure di Pinocchio è d’esser nato come un fantastico libro per bambini, per diventare poi, cammin facendo, un grande libro per grandi, senza smettere mai d’essere un fantastico libro per bambini. In questa duplicità, a tal punto ricorrente da divenire, se così si può dire, permanente, stanno il suo fascino, la sua illimitata disponibilità alla lettura, la sua capacità di parlare a popoli e generazioni diversi e di rivestire, al di là della versione originaria, altre forme e altri linguaggi (dai balocchi ai cartoons, dai film di animazione, celebre una reinterpretazione disneyana, ai film con attori veri e propri)”[1].
Di seguito proponiamo quattro edizioni del testo insieme ad alcuni tra i volumi più importanti che approfondiscono la figura e la storia di Pinocchio da diverse prospettive, dandone ciascuno una specifica interpretazione e molteplici chiavi di lettura. Tutti i volumi sono disponibili per il prestito presso la Biblioteca della Fondazione Campostrini. Inoltre presentiamo le trasposizioni cinematografiche e teatrali più famose dell’opera collodiana, disponibili per la visione presso la biblioteca. Conclude il percorso la raccolta di alcuni articoli che ampliano ulteriormente il quadro interpretativo del romanzo, e una breve rassegna di immagini tratte dalla biennale Pinocchio 2012.
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[1]Asor Rosa, «Le avventure di Pinocchio» di Carlo Collodi, in Letteratura Italiana. Le Opere, Torino, Einaudi, 1995, vol. 3, pp. 879-950.
La critica ci ha abituati a distinguere due Pinocchio: uno scritto da Collodi, l’altro scritto dal pubblico. Il primo Pinocchio termina con la pubblicazione del cap. XV, il 27 ottobre 1881, sul “Giornale per i Bambini” che presentava la Storia di un burattino a puntate. Una nota al quindicesimo e ultimo capitolo precisava che quella puntata era la “Continuazione e fine” della storia che si concludeva appunto con la morte di Pinocchio impiccato alla grande quercia. Le lettere di protesta di lettori grandi e piccoli giunte in redazione, nonché il decisivo argomento che la Storia di un burattino aveva fatto lievitare la tiratura del “Giornale” a venticinquemila copie, fecero sì che il direttore Ferdinando Martini stimolasse Collodi a riprendere e continuare la storia. Nasce così un nuovo Pinocchio, che compare sul “Giornale per i Bambini” il 16 febbraio 1882 e prosegue dal cap. XVI al XXXVI, con un nuovo titolo Le Avventure di Pinocchio e secondo una nuova dimensione pedagogica che tende verso la finale umanizzazione del burattino. Nel 1883 la casa editrice Paggi di Firenze pubblica il testo in un volume complessivo, arricchito dalle celebri illustrazioni di Enrico Mazzanti. Il libro ebbe un buon riscontro di pubblico e di critica. Ma fu il critico letterario Pietro Pancrazi, nel suo “Elogio di Pinocchio” (1921), a individuare nel romanzo di Collodi la celebrazione dell’Italia umbertina, e ad aprire la strada alle successive interpretazioni politiche, filosofiche-idealistiche, psicologiche e teologiche. Il grande successo di Pinocchio fu motivato sia dall’indiscutibile valore letterario del testo - ai pregi della lingua univa quelli di uno stile in buon equilibrio tra il reale e il fantastico - sia dall’opportunità offerta ai piccoli lettori di riconoscersi nell’iter faticoso percorso dal burattino per diventare “un bravo ragazzo”. |
![]() Carlo Collodi
Le avventure di Pinocchio Einaudi, 2008 |
![]() Carlo Collodi
Le avventure di Pinocchio
La Biblioteca di Repubblica, 2004 |
![]() Carlo Collodi
Pinocchio Feltrinelli, 2014 |
![]() Carlo Collodi
Opere
Mondadori, 1995 |
![]() Rita Mascialino
Pinocchio. Analisi e interpretazione Cleup, 2004 |
![]() Massimo Marretti
Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi. Alcuni contributi ermeneutici Pagnini, 2005 |
Dall’Introduzione
“La mia ricerca intende documentare uno specifico capitolo della storia della critica di Pinocchio, unanimemente riconosciuto il capolavoro di Collodi. Il lavoro si sofferma infatti sulle letture cosiddette “teologiche” delle avventure del burattino di legno. Si tratta di interpretazioni maturate e fiorite nell’alveo della cultura cattolica italiana novecentesca per la riflessione sul testo da parte di alcuni dei suoi più significativi esponenti. Sono stati presi in esame soprattutto il contributo di Piero Bargellini e di Giacomo Biffi.”
![]() Emilio Garroni
Pinocchio uno e bino Laterza, 2010 |
![]() Giorgio Manganelli
Pinocchio: un libro parallelo Adelphi, 2012 |
![]() Giacomo Biffi
Contro Maestro Ciliegia. Commento teologico a «Le avventure di Pinocchio» Jaca Book, 1982 |
![]() Marcello Carosi
Pinocchio. Un messaggio iniziatico Edizioni Mediterranee, 2001 |
![]() Morena Poltronieri
Pinocchio in arte mago Muse e dei, 2013 |
![]() Dieter Richter
Pinocchio o il romanzo d'infanzia Storia e letteratura, 2013 |
![]() Marcello Montanari
Pinocchio e altre favole. Per una lettura filosofica delle favole Aracne, 2014 |
![]() Pinocchio. Nuove avventure tra segni e linguaggi Mimesis, 2012 |
![]() Pinocchio. Nuove avventure tra segni e linguaggi Mimesis, 2012 |
![]() Pinocchio
Regia di Ben Sharpsteen, Hamilton Luske e Walt Disney
Walt Disney Productions , 2013 |
Walt Disney rielabora fortemente il modello testuale: egli dà a Pinocchio il viso di un bambino anziché di un burattino e addolcisce gli elementi più pregnanti del testo di partenza. Il suo film ha il merito di aver reso Pinocchio un personaggio popolare in ambito internazionale, ritratto simpaticissimo nel disegno, ma fortemente caricato sul piano dei valori morali, ideologicamente orientato verso un comportamento conformista.
Consulta il film in Biblioteca
![]() Le avventure di Pinocchio
Regia di Luigi Comencini
MGM , 1972 |
Comencini è arrivato a un’opera nella quale propone, senza tradire il libro al quale è ispirata, una lettura che rinnova completamente i significati originali del racconto. Il Pinocchio di Comencini si propone, in primo luogo, come una riflessione sulla solitudine e sul tentativo di rompere questa solitudine. Il regista ha realizzato un film totalmente libero, nel quale il cineasta ha espresso le sue idee in materia di educazione, rapporto genitori-figli, nonché di uomo, che egli vuole fin dall’infanzia libero da impedimenti e condizionamenti, pronto ad affrontare la vita in modo responsabile e in una completa indipendenza di spirito.
![]() Pinocchio
Regia di Roberto Benigni
Buena Vista Home Entertainment, 2005 |
Il Pinocchio di Benigni conserva un sostanziale rispetto della trama e mantiene la lingua toscaneggiante di Collodi. Ma pur nel rispetto del testo collodiano, Benigni se rende il burattino soggetto dell’azione, si pone dal punto di vista della Fata Turchina, privilegiando il sentimento d’amore come fulcro e motore del racconto e dell’universo affabulativo. Inoltre, nella sua rivisitazione del testo, se da una parte Benigni, grazie alla scenografia di Donati, fa rivivere la tradizione dei grandi illustratori di Pinocchio, dall’altra, di suo mette in rilievo più di tutto il senso e il bisogno anarchico di libertà, il desiderio d’avventura, il valore dell’amicizia, la fiducia negli altri, il bisogno di conservare per sempre la curiosità, la disposizione alla meraviglia.
![]() Le nuove avventure di Pinocchio
Regia di Michael Anderson Millennium Storm, 1999 |
![]() A. I. Intelligenza artificiale
Regia di Steven Spielberg USA, 2001 |
![]() Pinocchio. Biennale 2012
catalogo Edizioni Il Piviere, 2012 |
![]() Valentino Baldacci, Andrea Rauch
Pinocchio e la sua immagine Giunti Editore, 2006 |