Henri Matisse nasce nel 1869 a Le Cateau-Cambrésis, nel nord della Francia.
Studia per diventare avvocato ma abbandona l’idea quando, convalescente per un attacco di appendicite, si avvicina alla pittura. Nel 1891 si sposta a Parigi per studiare arte all’Académie Julian e diventa apprendista del pittore Gustave Moreau.
Durante le estati del 1904 e 1905, complice il soleggiato sud della Francia, Matisse inizia a dipingere con colori brillanti e contrastati. Quello stile viene poi battezzato Fauvismo, dopo che la critica definisce Matisse e altri pittori a lui affini, fauves, cioè belve. Da questo momento in poi, Matisse prosegue lungo un percorso che lui stesso descrive come una “costruzione attraverso il colore”. Durante un viaggio in Marocco nel 1912 e 1913 osserva attentamente la luce, le architetture, le decorazioni delle stoffe: tutti elementi che influenzeranno la sua pittura. A Nizza, dal 1917 al 1930, si concentra sulla rappresentazione di figure femminili, interni domestici e nature morte. Negli anni Trenta e Quaranta si dedica intensamente alla tecnica della stampa, e nell’ultimo decennio della sua vita sperimenta nuove forme di rappresentazione legate all’arte del collage, creando le opere forse più radicali di tutta la sua produzione artistica.
Muore nel 1954, all’età di ottantaquattro anni.