Enrico Suso
(Susone)

Nato al secolo come Heinrich von Berg il 21 marzo di un anno compreso tra il 1295 e il 1297 a Costanza o nelle sue immediate vicinanze, prese il nome di Sus o Süs da quello di sua madre. Tra il 1308 e il 1310, all’età di tredici anni, entrò nel convento domenicano di Costanza e vi frequentò il regolare corso di studi, che durava all’incirca sette o otto anni. Probabilmente terminò gli studi di teologia nel 1322 a Costanza oppure a Strasburgo. Proseguì la sua formazione presso lo Studium generale di Colonia, dove fu allievo di Maestro Eckhart fino al 1327. In seguito Suso fece ritorno come lettore a Costanza, per insegnare ai suoi confratelli. Tra il 1329 e il 1334 fu sollevato dall’incarico di lettorato e sottoposto ad interrogatorio, probabilmente perché sospettato di eresia.
Giunto all’età di circa 40 anni, Suso conobbe nella propria esistenza un mutamento radicale: abbandonò le pratiche rigidamente ascetiche, che si era autoimposto fino ad allora, con l’intenzione di accogliere le prove della vita in totale abbandono mistico, rinunciando alla volontà personale. In un’epoca politicamente difficile e segnata da catastrofi naturali, carestia e peste, consacrò i suoi sforzi, mediante la pastorale e la predicazione, al rinnovamento in seno al suo Ordine e fuori. I numerosi viaggi effettuati al tempo dell’interdetto papale del 1338/39 portarono Suso nei conventi domenicani femminili di St. Katharinental presso Diessenhofen, di Oetenbach presso Zurigo, di Adelhausen presso Freiburgo im Bresgovia, di Unterlinden presso Colmar e di Töß presso Winterthur, dove dimorava Elisabeth Stagel, la sua figlia spirituale e collaboratrice letteraria e redazionale. Trasferito a Ulm tra il 1347 e il 1348 in seguito a calunnie, vi proseguì la sua attività di riforma, soprattutto con la redazione del suo testamento letterario, il cosiddetto Exemplar. Morì a Ulm il 25 gennaio 1366 e fu tumulato nella locale chiesa dei Padri Predicatori. Il papa Gregorio XVI lo beatificò il 16 aprile 1831.
L’Exemplar, conservato in 14 manoscritti ed assemblato dallo steso Suso tra il 1362 e il 1363, comprende l’intera sua opera redatta in lingua germanica, ovvero la Vita, un’autobiografia spirituale fortemente stilizzata, il Libretto della verità (realizzato tra il 1327 e il 1329), l’Epistolario ed il Grande Epistolario, nonché 4 Sermoni e il Minnebüchlein (quest’ultimo, tuttavia, probabilmente spurio). Dall’Exemplar furono tratte numerose edizioni singole dei vari scritti. L’opera di Suso in lingua lattina consta unicamente dell’Horologium sapientiae, scritto tra il 1331 e il 1334. Il Libretto della Sapienza eterna e la sua edizione rinnovata ed accresciuta, conservata nell’Horologium sapientiae, fondano la fama duratura di Suso come autore spirituale e mistico di grande valore. L’Horologium sapientiae fu tradotto in francese medio già nel lontano 1389.
 
Dizionario enciclopedico del medioevo, edizione it. a cura di Claudio Leonardi, Città Nuova, Roma, 1999, pag. 1862-1863.